Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di lunedì 14 luglio, ha approvato all’unanimità una delibera per il riconoscimento di debiti fuori bilancio.
In particolare, con l’atto viene riconosciuto un debito fuori bilancio di 334,82 euro derivante dal pagamento delle spese legali e dal rimborso delle sanzioni pecuniarie a seguito a sentenze esecutive emesse in contenziosi per violazioni del Codice della strada. Si tratta di ricorsi contro sanzioni emesse dall’amministrazione nei quali il Comune di Modena è risultato soccombente.
Illustrando la delibera l’assessora a Sicurezza urbana integrata, Coesione sociale e Polizia locale Alessandra Camporota ha ricordato che l’amministrazione comunale è tenuta a riconoscere formalmente attraverso una deliberazione del Consiglio comunale i debiti fuori bilancio prima del pagamento, come previsto dall’articolo 194 del decreto legislativo 267/2000, Testo unico degli enti locali.
Aprendo il dibattito, Paolo Barani (Fratelli d’Italia) ha evidenziato come il Comune sia stato condannato a pagare spese legali in un contenzioso evitabile, sottolineando che, pur trattandosi di una somma modesta, si tratta comunque di denaro pubblico. Il consigliere ha quindi parlato di condanna che deriva dalla scelta dell’amministrazione di resistere in giudizio su un semplice verbale, invece di correggere l’errore in autotutela. Secondo Barani: “Non è tanto, infatti, l’errore dell’operatore a pesare, quanto, ancora una volta, questo approccio sbagliato dell’amministrazione, che dimostra scarsa attenzione alla gestione delle risorse pubbliche”.
Stefano Manicardi (Pd) ha invece difeso l’operato dell’amministrazione e degli uffici, sostenendo come l’intervento precedente sia andato oltre l’indirizzo politico, “trasformandosi in un giudizio sul lavoro di professionisti che hanno agito secondo quanto ritenuto corretto per tutelare l’interesse dell’amministrazione”. Manicardi ha sottolineato quindi che le scelte compiute sono state tecniche e non politiche, e che è ingiusto trasformare un confronto politico in un attacco verso chi lavora quotidianamente negli uffici comunali.
(15 luglio 2025)
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