di Daniele Santi
Per diverse ore, da numerose (troppe) reti informative (informative?) è sparita la Guerra di Putin, sono sparite la crisi economica, una scuola indecente, le dichiarazioni di troppi neofascisti galvanizzati dalla vittoria di Meloni d’Italia, sono sparite le cose che succedono sul serio, per lasciare spazio al Rave party di Modena, una roba che è sì illegale, ma non è esattamente una roba da guerra nucleare, a proposito di ciò di cui si parla con incosciente leggerezza da settimane come se ci fosse da aspettarsela come se non fosse poi quella gran cosa.
Così funziona questo paese dove si confezionano le trasmissioni televisive in modo da puntare il dito contro qualcosa di insignificante (come un rave) per farci sopra una caso di stato per poter dire che, alla fine, se qualcosa succederà (cosa succederà? che chi al rave c’è già continuerà a riempirsi di droghe che sono le stesse di cui si riempiono i vostri pargoli nelle discoteche e sulla Riviera?), sarà colpa dell’amministrazione della città che non è stata in grado di mettere in atto tempestivamente le misure raccomandate dal ministro dell’Interno.
Vengono i brividi a seguire quest’informazione demenziale che non racconta nulla di ciò che succede sul serio, inventandosi puttanai inesistenti quando ha ignorato i puttanifici con minorenni approdati nelle aule dei tribunali, e costruendo casi mediatici su fatti che non esistono così da distogliere l’attenzione da ciò che dovrebbe interessare sul serio. E proprio mentre stiamo scrivendo è Rai 3 (Rai Tre!!!) che regala la diretta della possibile carica della Polizia ai partecipanti al rave.
(31 ottobre 2022)
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