Il fotografo e artista visivo Franco Vaccari, uno dei più grandi protagonisti delle avanguardie artistiche italiane del secondo Novecento, è morto a Modena all’età di 89 anni. Era nato in città il 18 giugno 1936
Vaccari è stato figura di riferimento della fotografia concettuale italiana e internazionale, trasformando il linguaggio visivo con un approccio radicale e partecipativo che ha messo in dialogo tecnica, filosofia e pubblico. Con l’Esposizione in tempo reale presentata alla Biennale di Venezia del 1972, invitava gli spettatori a lasciare una traccia fotografica del proprio passaggio interrogandosi, con larghissimo anticipo, sul ruolo della tecnologia nell’immagine.
“Non è importante che il fotografo sappia vedere, perché la macchina fotografica vede per lui”.
Vaccari è stato filosofo e teorico della fotografia, autore di testi fondamentali come Fotografia e inconscio tecnologico, ha esposto in prestigiosi contesti internazionali
Appresa la notizia della scomparsa di Franco Vaccari, il sindaco Massimo Mezzetti, cui si è unito l’assessore Andrea Bortolamasi, ha voluto esprimere il suo cordoglio a nome dell’amministrazione comunale e della città tutta.
“Salutiamo un artista di spessore internazionale che abbiamo amato tantissimo. Franco Vaccari lascia un’eredità intensa e un pensiero forte nell’ambito della fotografia che lui ha sempre declinato come poesia visiva. Dall’indimenticata esposizione alla Biennale di Venezia del 1972 con la geniale “Esposizione in tempo reale n°4: Lascia su queste pareti una traccia fotografica del tuo passaggio” alle tante mostre in Italia e all’estero, Vaccari ha però scelto di vivere e lavorare a Modena dove ha spesso esposto sia alla Galleria Civica che alla Fondazione Fotografia, alla Palazzina dei Giardini e al Fotomuseo Panini, e anche alla Galleria Mazzoli che conserva alcune sue opere. E’ sempre stato presente con arguta indipendenza nel dibattito pubblico cittadino sui temi culturali da quando il sindaco Triva, che lo stimava moltissimo, lo scelse come componente della commissione della Galleria Civica negli anni sessanta.Vaccari è stato anche un teorico, un aspetto che ha indubbiamente accresciuto la sua statura. Il suo testo “Fotografia e inconscio tecnologico” è uno di quelli alla base della fotografia contemporanea e possiamo ben dire che ha anticipato di cinquant’anni un dibattito che oggi affrontiamo quando si parla di intelligenza artificiale. E’ quasi banale dire che ci mancherà, ci lascia uno tra i più grandi del contemporaneo. Modena saprà ricordarlo nel modo più adeguato e adatto alla sua figura”.
Al cordoglio del sindaco Mezzetti si è unito quello dell’assessore alla cultura Andrea Bortolmasi: “Attraverso la fotografia Franco Vaccari è stato e rimarrà per sempre un cantore della nostra città e una presenza costante nella scena culturale modenese. Indimenticabile, nella sua passione e dedizione, ha portato Modena nel mondo e il mondo a Modena”.
(13 dicembre 2025)
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