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Fontana indagato per abuso d’ufficio. La Lega non perdona

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di Giancarlo Grassi #Milano twitter@milanonewsgaia #Lombardia

 

E’ lunghissima la storia che vede la Lega protagonista di scandali e questioni politico-finanziarie poco chiare. Che mancassero esponenti leghisti nell’ultima raffica di indagati, arresti provocati dalla maxi operazione coordinata dalla Dda di Milano.

Partiamo da lontano: dalla famosa Banca della Lega, uno scandalo dietro l’altro, a Radio Padania e i finanziamenti pubblici di cui il governo non parla, ma se la prende con Radio Radicale che offre un servizio pubblico (Radio Padania che oggi è una web-radio, ha partecipato a qualche bando per i 70mila euro di soldi pubblici che percepisce? Non sappiamo…); ci sono storielle come i diamanti della Lega in Tanzania, ci sono state cosucce a Cipro, per non parlare dei famosi 49 milioni spalmati in 79 anni… Insomma una Lega uno scandalo.

Per la cronaca mentre succedeva tutto questo Matteo Salvini era già lì.

Ora il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, leghista duro e puro, è indagato pure lui. E il suo essere indagato, atto dovuto con presunzione d’innocenza fino a prova contraria, si aggiunge al caso del sottosegretario Siri, membro del governo dell’onestà e del popolo condannato per bancarotta fraudolenta nel 2011, sul quale M5SLega stanno fingendo di litigare per tenere buoni i propri elettori e non perdere voti alle Europee del 26 maggio.

Il nuovo possibile terremoto giudiziario che dovrebbe scuotere gli Italiani, che invece se ne fottono e continuano a votare a cazzo, è quasi totalmente interno al centro destro e coinvolge addirittura il partito di Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, segno che il marcio di questo paese è arrivato fin lì. Giorgia Meloni è insopportabile, ma in un partito di delinquenti non ce la vedo.

Così questo paese che non paga le tasse, assume in nero, vota chi grida più forte e dà sempre la colpa gli altri continua a ridacchiare come se fosse innocente delle marachelle corruttive dei suoi politici. E non si rende conto che corruzione diffusa significa che la mafia è ormai ovunque. Se i politici vengono corrotti significa che al loro interno c’è gente mandata lì da altra gente che li corrompe. Magari garantendo impunità o favori nel caso di arresti. Svegliatevi.

 

 





(8 maggio 2019)

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