di Redazione Spettacoli
Sabato 24 maggio ultimo appuntamento con la stagione di ERT a Modena: alle ore 19.00 al Teatro delle Passioni va in scena BLOT – Body Line of Thought, una performance fuori abbonamento nell’ambito del focus di drammaturgia fisica Carne, a cura della coreografa Michela Lucenti, e presentata con il supporto di Perform Europe, un programma di finanziamento sostenuto dall’Unione Europea. Il suo obiettivo è quello di facilitare la creazione di reti internazionali e sostenere tournée inclusive, diversificate ed ecologiche nei 40 Paesi di Europa Creativa.
Perform Europe è cofinanziato dal progetto Europa Creativa dell’Unione Europea e attuato da un consorzio di sei organizzazioni: IETM – International network for contemporary performing arts, European Festivals Association (EFA), Circostrada, European Dance Development Network, Pearle – Live Performance Europe e IDEA Consult.
Con la sua tournée da maggio a giugno 2025, BLOT si fa “tramite” della collaborazione, della consapevolezza e della sostenibilità in un circuito che riunisce nove realtà di artisti, istituzioni e festival del panorama culturale europeo e dei Balcani.
Per questo motivo, lo spettacolo prevede un pacchetto di accessibilità con didascalie aperte e una storia visiva e descrittiva rivolta a un pubblico neurodiverso scaricabile dal sito di ERT (modena.emiliaromagnateatro.com).
Ideato dalle artiste Simona Deaconescu (Tangaj Collective, Romania) e Vanessa Goodman (Action at a Distance, California) come una performance ibrida in costante cambiamento, un mix fra conferenza e spettacolo coreografico, BLOT esplora il movimento in relazione ai batteri presenti nel nostro corpo, inteso come un sistema interconnesso, forte e fragile allo stesso tempo, e porta in scena le somiglianze tra gli esseri umani e gli animali, come la traspirazione, l’olfatto, la riproduzione, l’esercizio fisico e il sistema immunitario. Dal micro al macro, la performance affronta il modo con cui i batteri influenzano questi processi e ci connettono al pianeta.
“In seguito agli eventi che hanno definito la storia recente della nostra interazione con l’ambiente – si legge nelle note allo spettacolo a firma di Deaconescu e Goodman – è necessario guardare al corpo come a un sistema che non può esistere al di fuori delle moltitudini che contiene. Spogliato dei significati sociali determinati dal linguaggio, in BLOT il corpo viene ridefinito attraverso un dialogo sulla nostra coesistenza con gli esseri microbiologici. Le due performer – Simona Dabija e Maria Luiza Dimulescu – lavorano con connessioni apparentemente invisibili, ma senza le quali l’organismo umano non potrebbe funzionare”.
La ricerca su questo progetto è iniziata nel 2020 con una residenza presso Cultivamos Cultura a Sao Luis in Portogallo: le due coreografe sono state selezionate come artiste residenti nell’ambito di Biofriction, un progetto cofinanziato dal programma Creative Europe dell’Unione Europea.
Nella riserva naturale, hanno imparato a coltivare i propri batteri e a osservarli attraverso un microscopio. Successivamente hanno analizzato come le colture si sono sviluppate nel tempo. L’interesse principale era quello di monitorare se i batteri di Deaconescu e Goodman sarebbero cambiati a causa del processo di contaminazione: dal momento che vivevano, lavoravano e studiavano insieme, le artiste volevano capire quanto sarebbero cambiate le loro abitudini anatomiche e sociali, sollevando domande relative alla connessione fra l’impronta batterica, il sistema immunitario e l’identità sociale. Le loro conclusioni e le loro riflessioni sono alla base di questo progetto artistico e drammaturgico.
Prima di ogni replica, Deaconescu e Goodman coltivano i batteri del loro corpo in Agar-Agar per un mese: durante lo spettacolo, le immagini “coreografiche” della loro coltura microbica vengono trasmesse attraverso un televisore per mostrare un micro-mondo che agli occhi dello spettatore ricorda un paesaggio alieno.
Diversi gli artisti che hanno contribuito alla creazione e allo sviluppo di BLOT fin dalle sue origini: la curatrice d’arte contemporanea rumena Olivia Nitis e la bioartista e curatrice portoghese Marta de Menezes hanno guidato le due coreografe.
L’artista visivo Ciprian Ciuclea e gli scenografi Paula Viitanen e Juan Carlos Aldazosa Bazúa hanno aiutato Deaconescu e Goodman a ideare il progetto. Il musicista elettronico ucraino Monocube ha creato la colonna sonora.
Nel 2020 e 2021, BLOT si è concluso con una serie di installazioni multimediali presentate alla Plastic Orchid Factory di Vancouver, alla Ectopia Gallery di Lisbona e alla 13ª Biennale di Danza di Vancouver.
Nel 2022, il CNDB – Centro Nazionale per la Danza di Bucarest, ha commissionato al gruppo creativo la ripresa e la creazione di uno spettacolo per il palcoscenico con un cast rumeno composto da Simona Dabija e Maria Luiza Dimulescu che ha debuttato al CNDB nel tardo autunno del 2022 e ora fa parte della stagione in corso, in tournée nazionale e internazionale.
Simona Deaconescu è cofondatrice e direttrice artistica del Bucharest International Dance Film Festival: in occasione di BLOT, venerdì 23 maggio alle ore 20.30 Drama Teatro ospita la proiezione di cinque cortometraggi che esplorano il corpo come luogo di resilienza, memoria e connessione, sfidando le convenzioni e i confini fisici, ambientali ed esistenziali.
Dal tocco liberatorio dell’acqua e della terra alla lotta per la sopravvivenza, dalla bellezza dell’invecchiamento ai miti surreali legati al corpo: un viaggio attraverso la natura, il tempo e lo spirito umano che celebra diverse corporalità ed espande i confini della danza.
L’appuntamento è realizzato in collaborazione con Drama Teatro di Modena e con il sostegno di Performe Europe nell’ambito del progetto Body Landscape. An Ecofeminist Perspective.
La serata è a ingresso gratuito, il programma completo è disponibile sul sito di ERT (modena.emiliaromagnateatro.com) e su quello di Drama Teatro (dramateatro.it).
I film prevedono closed caption per essere fruibili anche da un pubblico con problemi uditivi.
BLOT – Body Line of Thought
creato da Simona Deaconescu, Vanessa Goodman
con Simona Dabija, Maria-Luiza Dimulescu
musiche originali Monocube
scenografia Ciprian Ciuclea
consulenti artistici Olivia Nitis, Marta De Menezes
design della produzione Diana Mirosu
disegno luci e direzione tecnica Hermina Stănciulescu
produzione e distribuzione Alexandra Mihali
coprodotto da Tangaj Collective, Action at a Distance, Centro Nazionale di Danza di Bucharest
co-finanziato da Amministrazione del Fondo Culturale Nazionale in Romania, Consiglio Canadese per le Arti sostenuto da Biofriction, Cultivamos Cutlura, Plastic Orchid Factory, Left of main
nell’ambito di CARNE focus di drammaturgia fisica
(21 maggio 2025)
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