Le linee editoriali si scelgono. La nostra, oltre ad una informazione politica puntuale fatta di cronaca, ma anche di opinioni, è stata quella di condire il tutto con l’ironia che, a volte è tagliente. E nelle corde dell’ironia, l’essere tagliente. A volte prende un po’ la mano, o rischia di prendertela, ma rimane sempre un abisso tra l’ironia che punge e l’offesa personale, diretta, l’uppercut da social, la shit-storm provocata da chi, chiamando fascisti gli altri, ti vuole chiudere la bocca come se zittirti con violenza non fosse di per sé fascismo.
Perché lo scriviamo? Perché sì. Perché ogni tanto, in un dialogo con lettrici e lettori distribuiti su tutto lo stivale e su differenti cronache locali, oltre che sul quotidiano principale, dialogo che si rinnova con soddisfazione anche sui nostri social e nei gruppi che ci ospitano, va ricordato a se stessi prima che agli altri, che l’arte della penna è un mestiere delicato che va imparato, coccolato, insegnato ma, soprattutto, controllato. Perché pungere è una cosa. Fare del male gratis è un’altra.
(20 maggio 2025)
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