Il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio consolidato 2023 del gruppo Comune di Modena. L’esame del documento finanziario, caratterizzato da un patrimonio netto consolidato che sfiora quota 1,7 miliardi di euro (nel dettaglio, 1.690.467.495,01 euro), fa parte della delibera, presentata in aula dall’assessore al Bilancio Vittorio Molinari nella seduta di lunedì 23 settembre, che si concentra anche sulla verifica finale sulle società partecipate per l’esercizio 2023 e il monitoraggio infrannuale 2024. A favore hanno votato i gruppi di maggioranza (Pd, Avs, Pri-Azione-Sl, Movimento 5 stelle e Spazio democratico); contrari Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia e Modena per Modena; astensione per Modena in ascolto e Modena Civica.
Illustrando in aula il documento sul Bilancio, l’assessore ha spiegato che il risultato di esercizio consolidato è negativo per 2 milioni e 560 mila euro, una cifra legata principalmente a un effetto tecnico dell’elisione delle partite infragruppo relative ai rapporti con la società di trasformazione urbana CambiaMo spa, in cui il Comune è socio insieme ad Acer.
I rapporti tra la capogruppo e le società consolidate vanno infatti eliminati al fine di non accrescere artificiosamente i saldi di bilancio: partendo da un risultato positivo del consolidato al lordo delle operazioni infragruppo pari a 3,7 milioni di euro, l’elisione di un ammontare di oltre 5,8 mln di euro di contributi a Cambiamo, oltre all’elisione dei dividendi erogati da Farmacie comunali spa, porta il risultato del consolidato a essere negativo per 2,5 mln di euro. L’effetto è dovuto alla diversa modalità di contabilizzazione di tali contributi nel bilancio della capogruppo e in quello della società, che vedono i fatti di gestione da prospettive differenti
Le società comprese nel perimetro di consolidamento in cui si articola lo strumento finanziario sono alcuni tra enti strumentali controllati, enti strumentali partecipati, società controllate e società partecipate del Comune. In particolare, i soggetti sono selezionati sulla base di un criterio di rilevanza che si misura in relazione ai principali valori di bilancio della società, rapportati con gli stessi parametri nel bilancio dell’ente locale.
Si tratta, quindi, di Amo, Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Acer Modena, Asp Charitas e Farmacie Comunali di Modena (rilevanti per parametri di bilancio superiori al 3 per cento, intesa come incidenza in percentuale rispetto alla posizione patrimoniale, economico e finanziaria della capogruppo, il Comune); Fondazione Cresci@Mo (rilevante poiché partecipata al 100 per cento); Lepida e Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile – Aess (rilevanti in quanto “in house”). A questo elenco si aggiungono anche CambiaMo e, in maniera volontaria, anche ForModena, per un totale dunque di dieci soggetti che contribuiscono al Bilancio consolidato.
Questo documento finanziario rappresenta, a consuntivo, il risultato economico e la consistenza patrimoniale di un gruppo di enti e società che fanno capo a un’amministrazione pubblica con l’obiettivo di programmare, gestire e controllare l’andamento del complesso delle partecipazioni grazie anche a una visione completa delle consistenze patrimoniali e finanziarie sopperendo così a eventuali carenze informative.
La verifica sulle società partecipate si è concentrata su Cambiamo spa, Formodena, Amo spa, Farmacie comunali, Seta spa e Fondazione Cresci@mo, tutti organismi soggetti al controllo con partecipazione del Comune superiore al 10 per cento, oltre che su Lepida e Aess in quanto organismi “in house”. La normativa prevede, infatti, che l’ente locale definisca, secondo la propria autonomia organizzativa, un sistema di verifiche sulle società partecipate non quotate e gli accertamenti sono esercitati dalle strutture dell’ente locale stesso, che ne sono responsabili; per Hera e Banca Etica, Hera e Banca Etica, soggetti in cui l’Amministrazione comunale ha una partecipazione inferiore al 10 per cento e sottoposti alla vigilanza di Consob (Hera) e Bankitalia (Banca Etica), è previsto solo il controllo degli equilibri finanziari.
(28 settembre 2024)
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