È drammatica la situazione maltempo in Emilia-Romagna. Purtroppo, al momento sono otto le vittime accertate, un uomo a Forlì e uno di Cesena, una donna tedesca e un uomo annegato nella sua auto nel ravennate. Una donna risulta dispersa. Altre tre i dispersi, tutti nella provincia di Forlì-Cesena. L’emergenza è tuttora nel pieno e la priorità è mettere in sicurezza tutta la popolazione coinvolta: è necessario seguire le indicazioni di autorità e sindaci, attivi già da ieri per evacuare le persone in pericolo. In crescita la stima degli evacuati, le operazioni sono in corso. Solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro completo di danni e conseguenze. E del numero di persone evacuate.
Il Centro operativo regionale è costantemente operativo nella sede della Protezione civile a Bologna, in contatto costante con il Dipartimento nazionale e il coordinamento con tutti i Corpi dello Stato. Presenti il presidente Stefano Bonaccini, la vicepresidente Irene Priolo, con delega alla Protezione civile. Anche qui, costante il contatto con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio.
A Modena ponti chiusi
Continua la situazione di allerta Rossa per criticità idraulica nell’area di Modena, diramata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, causata dalle intense precipitazioni, anche in montagna, continuate nella notte e per tutte la mattinata. Il livello dei fiumi e dei principali corsi d’acqua è giunto quasi a soglia 3 ed è ancora in crescita, pur se rallentata nelle ultime ore.
Rimangono chiusi, pertanto, i ponti sul Secchia (Ponte Alto e ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera) così come il ponte di via Curtatona sul torrente Tiepido e il ponte di Navicello vecchio sul Panaro. Si raccomanda la massima attenzione negli spostamenti evitando quelli non strettamente necessari. Con la chiusura dei ponti e la pioggia intensa, infatti, si stanno verificando disagi sulla viabilità cittadina e provinciale. I sottopassi del capoluogo sono controllati dalla Polizia locale e al momento sono tutti percorribili. Segnalata la presenza di acqua in quello di Strada Medicine.
Nel monitoraggio del nodo idraulico sono impegnati i tecnici comunali, di Aipo e i volontari della Protezione civile. Per la protezione civile, inoltre, è attiva la Sala operativa unica integrata di Marzaglia.
Alla Fossalta, dove il livello del Tiepido ha raggiunto soglia 3, sono in funzione le pompe idrauliche nella zona della via Emilia per evitare fuoriuscite e sono già stati posizionati sacchi di sabbia a scopo precauzionale in alcuni punti che potrebbero risultare critici per abitazioni e attività.
Per tutta la zona Est della città si consiglia di prestare attenzione agli scantinati e ai garage interrati: il livello alto di canali e fossi, infatti, potrebbe creare difficoltà al sistema fognario.
Nella zona di Ponte Alto e nei pressi del passaggio Tav, Aipo ha installato teloni in alcuni tratti arginali del Secchia. La lunga durata prevista per il passaggio della piena, infatti, rischia di indebolire la struttura degli argini. Al momento, comunque, non sono state rilevate particolari criticità.
Nelle prossime ore è previsto un nuovo incontro del Ccs, il Centro coordinamento soccorsi convocato dalla Prefettura, ed è attivo il Coc, il Centro operativo comunale, per coordinare gli interventi sul territorio da assumere per la giornata di giovedì in base all’evoluzione del fenomeno. Al momento si prevede che le scuole rimangano aperte.
Vista l’emergenza in Romagna, il Comune di Modena ha messo a disposizione del Comune di Cervia la struttura di Pinarella per ospitare persone sfollate dalle proprie abitazioni: al momento sono ospitati 26 nuclei familiari per un totale di 63 persone. Nel pomeriggio, inoltre, la Polizia locale di Modena invierà quattro pattuglie (otto operatori, con un ispettore e quattro veicoli) a supporto della Polizia locale di Savignano sul Rubicone, nella provincia di Forlì-Cesena, nell’ambito delle iniziative di collaborazione promosse per questa fase di emergenza dalla Regione Emilia-Romagna. Il servizio al momento è programmato fino a domenica. Altri 300 appartenenti all’Arma sono da ieri impegnati nelle operazioni di soccorso e di monitoraggio.
In Romagna
E’ particolarmente difficile la situazione a Faenza, nel Ravennate (video in alto), dove l’acqua è entrata nel centro abitato e molte persone sono state evacuate. E’ esondato il fiume Santerno che ha provocato nuovi esondati. Riccione è sott’acqua e nel bolognese anche il Sillaro è esondato. Da nostri lettori del ravennate (e da Michelangelo Spinella, attor storico delle nostre produzioni) ci arrivano video drammatici. Anche i trasporti sono nel caos: è interrotta in molti tratti la circolazione dei treni. Su buona parte della regione Emilia-Romagna anche per oggi è stata emessa una nuova allerta meteo rossa per fiumi, frane e mareggiate. E’ chiusa la A14. Nuove esondazioni a Forlì. Il Sindaco ha chiesto alla popolazione di lasciare le proprie case.
Situazione meteo
Nella notte nuovi impulsi di pioggia sulla fascia collinare e pedecollinare in estensione dai bacini romagnoli al Reno hanno determinando nuovi colmi di piena nelle sezioni montane e ulteriori innalzamenti dei livelli idrometrici sulle sezioni vallive. Per la mattinata di oggi le precipitazioni tenderanno a insistere sulle zone centrali della regione con progressiva attenuazione nelle zone orientali. In alcuni punti, come ad esempio in corrispondenza dell’idrometro di Sant’Agata, sul Santerno, non è stato possibile rilevare i livelli perché superiori a quelli misurabili dagli strumenti e ai massimi storici registrati.
Fiumi, esondazioni, frane
La situazione dei corsi d’acqua è gravissima; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco.
Diciannove i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna.
Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione.
Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.
Mobilitazione nazionale
Già nella giornata di ieri è stato chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l’Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco. Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate. Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia. La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada. Aiuti stanno giungendo dalla Toscana, dalla Liguria e da altre zone d’Italia. L’Associazione Nazionale Alpini è sul posto da ieri sera per prestare soccorso logistico e alla popolazione.
Alle 13 è previsto un punto stampa in Regione Emilia-Romagna con il ministro Piantedosi.
In aggiornamento
(16 maggio 2023)
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