di Redazione Modena
La Città di Modena ha revocato la cittadinanza a Benito Mussolini, dopo le polemiche che hanno accompagnato il secco “No” del consiglio comunale di Carpi che è sembrano più un attacco all’arma bianca nei confronti del Sindaco Bellelli che un’azione politica responsabile.
Il Consiglio Comunale modenese ha invece accolto e quindi approvato la delibera proposta dal sindaco revocando la cittadinanza onoraria concessa nel 1924, come avvenne in quel momento storico in tante altre città italiane, a Benito Mussolini, allora “capo del Governo e Duce del Fascismo”.
La delibera, proposta dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, ha raccolto una sollecitazione avanzata dall’Anpi e da altre associazioni del territorio, ed è stata approvata nella seduta consiliare di giovedì 21 aprile dedicata alla Festa della Liberazione, con il voto a favore di Pd, Sinistra per Modena, Europa verde-Verdi, Movimento 5 stelle. Con l’astensione naturale di Lega Modena e con Forza Italia che non ha partecipato al voto. Fratelli d’Italia è uscita dall’aula come annunciato. La cittadinanza onoraria al Duce venne concessa “per acclamazione” e non fu mai formalmente revocata fino al 21 aprile: “Lo facciamo oggi, in vista delle celebrazioni istituzionali per la Festa della Liberazione – ha sottolineato Muzzarelli – non certo per riscrivere la storia ma, come abbiamo evidenziato in delibera, per guardare al presente e al futuro, per respingere i fascismi contemporanei, per promuovere una cultura di pace”.
Chi esce dall’aula, evidentemente, a respingere i fascismi contemporanei non ci pensa nemmeno.
(22 aprile 2022)
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