di GAIAITALIAPUNTOCOMEDIZIONI
Questa mattina (1 marzo) abbiamo ricevuto l’email di una cittadina modenese che ci pregava di pubblicare l’ennesimo protesta (ci si chiede perché tutte le email che arrivano con quel tipo di protesta rechino lo stesso cognome) relativa alla questione Conad e annessi nel quartiere Sacca. L’email, subito aperta, riproponeva in buon sostanza lo stesso intervento pubblicato ieri qui e aggiungeva di non essersi firmata per evitare le querele del Sindaco Muzzarelli che, a suo dire, avrebbe la querela facile. Sarà…
Le abbiamo dunque risposto che se il materiale che Lei inviava era suscettibile di querela non capivamo perché dovessimo pubblicarlo noi, quando di querele non ha bisogno nessuno. Nemmeno chi le fa.
Le successive email, abbastanza fuori luogo da portare alla richiesta di non scriverci più, terminavano informandoci: “….e non mancherò di dare il mio parere su un giornale così poco professionale”. Informiamo dunque la Cittadina modenese che si incazza facile che del suo parere non ce ne frega niente, che il giornale ha una linea editoriale – piaccia o no – che decide in modo indipendente cosa pubblicare e cosa no e che la linea tra un “parere” sulla professionalità e la diffamazione, è sottilissima. Informiamo inoltre che nessuno l’ha obbligata a scriverci, proprio perché esiste la libertà. Persino, pensi un po’, quella di scrivere a qualcun altro.
Le email della Cittadina modenese che si incazza perché il suo arguto punto di vista non viene pubblicato, essendo presso ché uguale a quello pubblicato 24 ore prima, ritenendo di avere il diritto di pontificare sulla “professionalità”, parlando a sproposito di “querele” senza sapere che l’email è una carta d’identità, sono custodite nei nostri archivi a scanso d’equivoci. Ci duole dover prendere la decisione di non pubblicare più nulla che provenga da una fonte privata. Così da evitare di dover essere insultati e di litigare per nulla.
(1 marzo 2022)
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