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Commemorazione dell’eccidio nazifascista di Navicello

Altre da Modena

La Polizia di Stato arresta sull’Autostrada A13 Bologna-Padova

Colpo grosso della Polizia di Stato nella mattina di ieri, sull’autostrada A/13, quando nell’ambito dei mirati controlli predisposti dalla Polizia Stradale dell’Emilia Romagna, una pattuglia della Sottosezione Polstrada di Altedo, mentre procedeva al controllo di un veicolo industriale presso il casello di Villamarzana/Rovigo sud, notava arrivare dalla superstrada Transpolesana una vettura Peugeot 208 di colore […]

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di Redazione, #Antifascismo

Ha richiamato il dovere della memoria la sindaca di Nonantola Federica Nannetti intervenendo questa mattina, domenica 14 marzo, alla commemorazione dell’eccidio nazifascista del ponte del Navicello alla quale hanno partecipato anche i sindaci di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e Bomporto, Angelo Giovannini, insieme alle autorità e al presidente provinciale dell’Anpi Lucio Ferrari.

La cerimonia, organizzata senza la presenza del pubblico, con le modalità per il rispetto delle norme anti Covid, è stata promossa dai Comuni di Modena, Bomporto e Nonantola, insieme ai Comitati comunali permanenti per la memoria e le celebrazioni.

Dopo la deposizione di omaggi floreali al monumento ai Caduti partigiani, la sindaca di Nonantola è intervenuta ricordando la recente scomparsa di Aude Pacchioni (“la partigiana Mimma”), una donna di straordinario valore umano e poi richiamando uno a uno i nomi delle vittime dell’eccidio e salutando, nella diretta streaming, i loro familiari.

Foto: @ Serena Campanini

Il presidente dell’Anpi Ferrari ha ricordato il progetto “Testimone dei testimoni” che ha l’obiettivo di trovare nuove modalità per tenere viva la memoria dell’antifascismo e della Resistenza, cogliendone tutta l’attualità, anche di fronte alla scomparsa dei protagonisti di quel tempo.

La rappresaglia del ponte di Navicello, che vide la morte di 11 partigiani il 9 marzo 1945, fu compiuta per la scomparsa di due soldati tedeschi nella fase finale della guerra. Il comando tedesco, con la collaborazione della Brigata nera di Nonantola, organizzò prima un esteso rastrellamento e mise poi in atto la vendetta. Nella rappresaglia trovarono la morte Quinto Bozzali, Agostino Ferriani, Ivano Garuti, i fratelli Pietro e Valentino Gasparini, Renzo Grenzi, Huber Panza, Fabio Pellacani, Eugenio Tavoni, Ivaldo Vaccari (medaglia di bronzo al valor militare) e Angelo Zambelli.

 

(14 marzo 2021)

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