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Tristi storie di dipendenti pubblici e di insopportabile cafonaggine. O dell’idiozia della protervia

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di Gaiaitalia.com Notizie

La civilissima provincia modenese ha sempre in serbo nuove soprese per chi voglia scoprirle, a dimostrazione che c’è sempre qualcosa di nuovo con cui fare i conti, ed è sempre inaspettato. Da diverso tempo chiediamo ad un comune della provincia modenese di essere inseriti nella mailing list del pregiato ufficio stampa senza ottenere né inserimento né risposta.

Essendo successo più volte che per qualche motivo, gli indirizzi della redazione dovessero essere inseriti a mano (perché non siamo simpatici nemmeno ai sistemi automatici), abbiamo telefonato all’addetto stampa qualificandoci e informando di avere inviato numerose richieste, con l’intenzione di dire subito dopo che avevamo avuto altri problemi simili con altri comuni italiani risolti attraverso l’inserimento manuale. Non facciamo in tempo a finire la frase che l’omino forse miracolato da frequentazioni di prestigio ci risponde in malo modo che “domandare è lecito rispondere è cortesia”. Ci tocca rispondere a nostra volta che la cortesia è come la buona educazione, bisogna averle… E a lui mancano. L‘omino forse miracolato da frequentazioni di prestigio biascica un secco “Va bene. Buongiorno” e chiude la comunicazione.

Fa dispiacere che ci sia un comune della civilissima provincia modenese che assegna un incarico simile ad un simile arrogante maleducato; fa dispiacere che quest’omino sia pagato con soldi pubblici (e lautamente) per trattare a calci nei denti chi gli chiede informazioni con correttezza; fa dispiacere che a fare le peggiori figuracce siano sempre quelli capaci di vendersi come civilissimi quasi che tutto sia una grande menzogna.

Non citiamo il comune in questione perché certamente l’omino forse miracolato da frequentazioni di prestigio si riconoscerà e ci basta questo, ma anche perché come in ogni ambiente, per un imbecille che raglia ci sono tante persone di valore che fanno il loro mestiere con capacità ed attenzione, anche per l’altro.

Sopravviveremo anche senza le tristi veline comunali di quella realtà che però, come organo d’informazione, avremmo il diritto di ricevere. E la cosa che fa più imbestialire è che ci sia un poveraccio che decide chi “sì” e chi “no” sulla base delle sue flatulenze cerebrali.

 

(27 luglio 2022)

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