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Il Palazzo del Principe Foresto, in corso Canalgrande 30 a Modena, si apre alle visite dei modenesi e dei turisti per iniziativa della Prefettura, in collaborazione con lāArchivio di Stato e il Comune di Modena. Le visite al Palazzo, sede di rappresentanza della Prefettura, consentono di ammirare i saloni e la mostra inaugurata lo scorso 7 dicembre dal Prefetto Maria Patrizia Paba quando, in occasione della ricorrenza di Santā Ambrogio patrono del corpo prefettizio, aveva dato lāannuncio dellāapertura del Palazzo alle visite.
Lāesposizione si articola con una serie di elaborazioni grafiche dei documenti storici i cui originali sono custoditi dallāArchivio di Stato di Modena, che raccontano dalle origini antiche del palazzo quale dimora gentilizia, a residenza della famiglia Fogliani e fastosa dimora rinascimentale residenza della casata dāEste fino allāavvento di Napoleone che mantiene la centralitĆ del Palazzo quale sede della Prefettura.
Il Principe Foresto, dal quale il Palazzo di corso Canalgrande 30 prende il nome, visse dal 1652 al 1725, fra la Modena Estense e la Francia di Luigi XIV Re Sole. Figlio di Borso dāEste e Ippolita, il Principe militĆ² nellāesercito imperiale al seguito di Raimondo Montecuccoli e fu protagonista delle vicende politiche modenesi di fine ā600. Le origini del Palazzo sono attestate nel Medioevo, quando lungo il Canalgrande, via dāacqua realizzata dai Monaci di San Pietro nel secolo XI, vennero costruite le case delle piĆ¹ importanti famiglie patrizie di Modena. Sul finire del ā400 (1481) il palazzo, di proprietĆ della famiglia Fogliani, viene acquisito dal Conte NiccolĆ² Maria Rangoni, il quale lo ristruttura e lo rende una fastosa dimora rinascimentale. Acquistatolo nel 1640, la Casa dāEste detiene il palazzo fino allāavvento di Napoleone nel 1796, quando la sua destinazione diviene pubblica e tale rimane anche dopo il ritorno del Duca Francesco IV dāAustria-Este nel 1814 e, successivamente, con lāUnitĆ dāItalia, epoca in cui diviene quello che ĆØ ancora oggi: la sede di rappresentanza della Prefettura.
Il calendario delle aperture con visite guidate gratuite ne prevede una al mese, da gennaio a giugno, sempre alle 11.30 del quarto sabato del mese: il 25 gennaio, il 22 febbraio, il 28 marzo, il 25 aprile, il 23 maggio e il 27 giugno. Le visite, curate dagli storici – ricercatori dellāArchivio di Stato, hanno una durata di circa unāora e sono per un numero limitato di posti. La prenotazione ĆØ obbligatoria e deve essere effettuata entro il mercoledƬ precedente la visita allo IAT – Ufficio informazioni e accoglienza turistica di piazza Grande 14 sotto i portici del Municipio (tel. 059 2032660, sito www.visitmodena.it email info@visitmodena.it).
(15 gennaio 2020)
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